Una truffa in Bitcoin si cela dietro due campagne di spam veicolate attraverso una serie di email che sfruttano come esca i nomi di Elon Musk e Tesla.
Le campagne sono iniziate il 15 maggio. La prima sfrutta il nome di Elon Musk e invita la vittima a inviare una piccola quantità di Bitcoin a un portafoglio virtuale, promettendo di restituire in cambio lo stesso importo, moltiplicato diverse volte.
La seconda, molto simile, sfrutta il nome di Tesla e promette che la casa automobilistica Tesla regali 750 milioni di dollari in BTC. Nell’email sono presenti tutte le informazioni necessarie per procedere a inviare una piccola somma di BTC per riceverne di più in cambio. Laddove gli utenti seguiranno le indicazioni, non riceveranno nulla in cambio.
Entrambe queste campagne sono state create dopo il tweet di Musk attraverso cui, il 13 maggio, aveva annunciato di non accettare più pagamenti in bitcoin per l’acquisto di automobili Tesla (in relazione all’eccessivo consumo energetico per la produzione della valuta digitale che è in contrapposizione con l’impegno green del magnate).
Le email della prima campagna provengono per il 79,72% da indirizzi IP in Germania e stanno bersagliando utenti in Europa e Nord America. L’11% delle email ha raggiunto gli utenti nel Regno Unito, il 79,26% in Svezia e il 9,22% negli Stati Uniti. Le email della seconda campagna provengono da indirizzi IP distribuiti in 11 Paesi, che rendono molto difficile individuarne la matrice.
Il nome di Elon Musk è molto sfruttato nelle campagne malevole, così come il marchio dell’azienda che dirige. Tempo fa proprio il suo account Twitter fu uno degli account violati per l’ennesima truffa dei bitcoin insieme a quelli di Gates e Bezos.
Ciò indica che qualsiasi email riportante come oggetto o allegato il nome di Elon Musk o il marchio Tesla debba essere considerata inaffidabile e scartata senza nemmeno essere aperta.
