Il 14 Agosto la pausa estiva è stata bruscamente interrotta dalla tragica notizia del crollo del ponte di Genova e delle sue vittime. Tutti coloro che vogliono un po’ di statistica e analisi dei numeri possono consultare la lista, incompleta, degli incidenti che riguardano ponti a partire dal 1800 al link https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_bridge_failures: pagina aggiornata con il recente evento di Genova, vedremo che questa drammatica problematica è equamente condivisa nel nostro pianeta. Nei giorni successivi all’incidente, abbiamo appreso la storia del ponte, i giornali hanno riempito gli articoli sulle costruzioni di Morandi, retroscena, ricerche di responsabilità, ma qualcuno avrà anche notato che si è parlato di sensori e di come questi avrebbero potuto agire sulla prevenzione. Da questa lezione tutti hanno sicuramente imparato che la salute è una questione importante non solo per gli esseri umani, ma anche per le infrastrutture del paese. Il crollo di un ponte causa vittime e conseguenze sociali ed economiche negative. Soluzioni di monitoraggio strutturale delle infrastrutture potrebbero mitigare problemi proprio nello stesso modo in cui lo screening medico di routine può scongiurare malattie. Il monitoraggio della salute strutturale delle infrastrutture cerca di usare i sensori per rilevare danni su strutture civili, ponti e abitazioni per esempio. C’è una lunga storia di studi e ricerche su questa tematica che propone oggi anche tecnologie mature e connesse alla rete. Ci sono sul mercato sensori che potrebbero darci molte informazioni sull’integrità strutturale o sui danni presenti su di un ponte o altra infrastruttura civile. Si va dai misuratori di forza ai sensori a fibra ottica che possono rilevare deformazione o danni nelle strutture. Inoltre, con dei sensori come gli accelerometri è possibile misurare in modo efficiente le vibrazioni dei ponti. Tutti questi dati raccolti dai sensori possono poi essere elaborati e rilevare, per esempio, cambiamenti nei modelli di vibrazione del ponte che possono indicare potenziali danni. Il vantaggio di queste reti per il controllo strutturale è che queste sono sempre attive, ovvero consentono un monitoraggio in tempo reale, mentre oggi queste infrastrutture vengono controllate manualmente da squadre di ingegneri, con costi che impattano sulla manutenzione oltre a darci uno studio datato. Altro tema è quello della prevenzione, l’uso di queste tecnologie ci permetterebbe di rilevare i danni molto prima, il che renderebbe non solo più sicura l’infrastruttura, ma anche molto più economica la riparazione. Ovviamente, in caso di calamità naturali, come ad esempio un terremoto, il monitoraggio dell’integrità potrebbe essere svolto in tempo reale e in caso di problematiche provvedere a segnalare la chiusura di tratti autostradali o accessi. In questo numero abbiamo deciso di parlare di Smart City, un tema che affrontiamo per capire le implicazioni e impatti relativi alla Cyber Security. Pensiamo che l’impiego di queste tecnologie, in modo sicuro, possa dare enormi vantaggi in queste aree e aumentare la sicurezza fisica che oggi più che mai è sempre più connessa al digitale. ! Buona Lettura

Buona lettura

Nicola Sotira

Nicola Sotira

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