La Polizia Postale ha pubblicato un avviso riguardante un incremento allarmante nelle ultime settimane delle segnalazioni di sextortion a danno di minorenni. Adolescenti, ragazzi e ragazze, vengono contattati da profili social di apparenti coetanei che, dopo aver instaurato un rapporto di fiducia, richiedono immagini intime e minacciano di diffondere il materiale in rete se non ricevono in cambio somme di denaro.

Il modus operandi inizia con semplici interazioni social, come commenti o like sui profili social, seguiti da messaggi privati e video chat che si fanno sempre più intime. Nei giorni successivi, il martellamento online include messaggi, chiamate e la richiesta di denaro, ultimatum e scadenze pressanti alle quali le vittime devono attenersi, se non vogliono che le immagini sessuali vengano diffuse agli amici e ai parenti. I pagamenti spesso avvengono con versamenti su carte prepagate.

Le vittime si sentono in trappola tra la vergogna di aver agito con leggerezza e il terrore della diffusione delle immagini intime.

La Polizia Postale consiglia vivamente di prestare attenzione ai contatti online e di seguire le seguenti raccomandazioni per proteggersi da questo pericoloso fenomeno:

Consigli per i ragazzi

«Se ti piace conoscere nuove persone in rete, stai attento! Stanno aumentando i casi in cui viene richiesto denaro sotto la minaccia di diffondere immagini sessuali condivise sui social: questa condotta è un reato, si chiama sextortion.

  1. Non pagare le somme richieste. Non smetteranno di chiedere denaro se pagherai, ma capiranno che sei capace a farlo e si faranno più insistenti;
  2. Non vergognarti per aver mandato tue immagini intime: spesso le persone che fanno queste cose sono criminali organizzati che conoscono gli interessi dei ragazzi;
  3. Non cancellare i messaggi di chi ti minaccia, non chiudere i profili social su cui vieni contattato ma fai gli screenshot di conversazioni e minacce;
  4. Fai una segnalazione sul nostro portale www.commissariatodips.it e chiedi aiuto, da soli è più difficile risolvere questo tipo di problemi;
  5. Parlane con i tuoi genitori, saranno contenti di aiutarti a risolvere un problema. Se hai più di 14 anni, ricordati che puoi sporgere una denuncia, anche in modo autonomo, in qualsiasi ufficio di Polizia.

Consigli per i genitori

La sextortion è un fenomeno che sta interessando un numero progressivo di ragazzi/e in rete. Si tratta di adulti e/o organizzazioni criminali che avvicinano online gli adolescenti, li spingono in conversazioni virtuali di tipo sessuale, acquisiscono immagini e video intimi e poi richiedono somme di denaro per evitare la pubblicazione online del materiale privato. Se a tuo figlio/a è capitato qualcosa di simile:

  1. Non giudicare il suo comportamento ma valuta che la vergogna e il senso di panico che può provare lo mettono a rischio di sentirsi soli e senza una soluzione possibile;
  2. Ascolta quanto tuo/a figlio/a ti racconta, acquisisci con calma tutte le informazioni e rassicuralo che non è il solo ad essere incappato in questo tipo di situazioni;
  3. Procurati gli screen shot delle conversazioni con chi lo minaccia e recati, quanto prima, in un ufficio di Polizia per sporgere una denuncia: la tempestività in questi casi è fondamentale per risolvere al meglio le indagini.
  4. Non cancellare immagini, video e non chiudere i profili social prima di aver fornito queste informazioni alla Polizia;
  5. Fai una segnalazione su www.commissariatodips.it e chiedi informazioni, se ne hai bisogno».

https://www.commissariatodips.it/notizie/articolo/attenzione-sui-social-nuova-ondata-di-sextortion-in-danno-di-minorenni/index.html

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