La Polizia Postale ha smantellato, attraverso un’importante operazione denominata Nassa 3.0, un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio, sostituzione di persona e trattamento illecito dei dati personali, che offriva in vendita su note piattaforme di e-commerce, autovetture, trattori, scavatori, scooter e altri beni in realtà inesistenti utilizzando una serie di ingegnosi stratagemmi volti a “coprire” le proprie effettive identità e un modus operandi organizzato e complesso.
Da ciò la scelta del nome dell’operazione con chiaro riferimento alla “nassa” da pesca, utilizzata per attirare e catturare le prede in mare.
Dalle indagini è emerso che le vittime, convinte della genuinità della compravendita, versavano l’importo pattuito su carte ricaricabili o conti bancari risultati intestati a taluni degli indagati, senza però poi ricevere i beni acquistati. Il profitto complessivamente realizzato attraverso l’esecuzione delle truffe ammonterebbe a più di € 220.000,00, a fronte di oltre 85 truffe individuate e contestate per il periodo che va dall’anno 2016 sino a gennaio 2018.
Numerosissimi sono risultati i rapporti finanziari – conti correnti, carte di credito/debito e prepagate – utilizzati per le transazioni delle somme versate dalle vittime; ancora più numerosi gli apparecchi telefonici, le utenze e le SIM card impiegati per la conduzione e l’esecuzione delle trattative con i potenziali clienti e per lo scambio di informazioni finalizzate all’inserimento degli annunci sulle diverse piattaforme di e-commerce utilizzate e ritenuti fittizi.
Le indagini sono ancora in corso e l’Autorità Giudiziaria, coadiuvata dal Compartimento di Polizia Postale di Reggio Calabria, provvederà ad approfondire doverosamente ogni ulteriore elemento che eventualmente risulterà dalle tesi difensive che saranno proposte.
All’esecuzione dei provvedimenti applicativi, oltre al personale dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, sta contribuendo quello dei Commissariati di Siderno, Gioia Tauro, Polistena e dei Reparti Prevenzione Crimine di Vibo Valentia e Siderno.
Le attività di perquisizione eseguite hanno consentito di rinvenire e porre sotto sequestro a carico degli arrestati materiale informatico e di altro genere ritenuto di interesse per le indagini, che sarà posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli approfondimenti e riscontri che riterrà di disporre e dalla cui analisi non si esclude possano emergere ulteriori sviluppi investigativi e giudiziari.
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