La Polizia Postale e delle Comunicazioni e Forze di polizia cyber di altre 26 Nazioni hanno concluso da poco l’Operazione ad alto impatto denominata “EMMA” contro il cyber riciclaggio attraverso i money mules.
Giunta alla sua settima edizione, l’operazione ha consentito di identificare su tutto il territorio nazionale 356 money mules, e di recuperare 11,5 milioni di euro mentre le somme perse complessivamente ammontano a circa 19 milioni.
Nel settore del contrasto al Financial Cybercrime, il fenomeno dei “money mules” rappresenta uno degli aspetti consolidati e sempre presenti nelle frodi on line. Questi soggetti costituiscono l’ultimo anello della catena attraverso il quale i criminali monetizzano i proventi del reato.
Un money mule è un soggetto che, consapevolmente (perché membro di un’organizzazione criminale, o perché soggetto in stato di bisogno) o inconsapevolmente (perché attratto da false offerte di lavoro pubblicate sul web), offre la propria identità per l’apertura di conti correnti, carte di credito e altri strumenti di pagamento, sui quali vengono poi accreditate somme di denaro provento di attacchi informatici e finanziari ai danni di ignari cittadini.
L’operazione EMMA prevede due distinti segmenti di intervento: quello operativo di un periodo di tre mesi e quella appena iniziata che ha per oggetto campagne di sensibilizzazione e prevenzione nei Paesi che hanno preso parte all’iniziativa.
In particolare dai primi di settembre alla fine di novembre, le Polizie di 19 Paesi dell’Unione Europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Grecia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Slovenia, Svezia, Spagna, Slovacchia, Ungheria) oltre a Moldavia, Svizzera, Regno Unito, Australia, Singapore, Hong Kong, Colombia e USA (FBI, Secret Service, Department Of Justice e Postal and Inspection Service), sotto il coordinamento di Europol e con il supporto di Interpol, della Federazione Bancaria Europea (EBF) e dei partners privati Microsoft, Western Union, Fintrail, Coinbase e Fourthline, hanno portato ad esecuzione una molteplicità di operazioni di polizia giudiziaria nei confronti di gruppi criminali di diverse nazionalità ed estrazione, resisi responsabili di cyber crimini finanziari ai danni di singoli cittadini, piccole e medie imprese ed importanti gruppi bancari e di intermediazione finanziaria.
La fase relativa alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione è finalizzata a creare consapevolezza in chi favorisce, con la propria opera, il riciclaggio dei proventi di attività illecite come le frodi online o il phishing.
I numeri complessivi dell’Operazione nei diversi Paesi europei, frutto del lavoro di tutte le Forze di polizia estere impegnate insieme alla Polizia italiana e grazie anche al supporto di oltre 400 istituti bancari e altre istituzioni finanziarie: 7000 transazioni bancarie fraudolente individuate, oltre 2500 autonome indagini avviate, 67,5 milioni di euro di danno evitato, 18.000 i muli individuati, 324 organizzatori e coordinatori di muli identificati.
L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione delle banche e degli istituti di credito italiani, che, attraverso CERTFin e ABI, hanno assicurato un supporto in tempo reale agli investigatori, grazie alla piattaforma per la condivisione delle informazioni denominata “OF2CEN”, realizzata appositamente dall’Italia al fine di prevenire e contrastare le aggressioni criminali ai servizi di home banking e monetica.
In linea con la strategia europea, è stato realizzato materiale video e grafico che sarà divulgato da ciascun Partner, bancario e no, attraverso i propri canali di comunicazione, per informare opportunamente la cittadinanza sui rischi della Rete e sulla necessità di adottare ogni utile accorgimento per contrastare il fenomeno.