A Salerno nasce un centro di competenza per progetti di cybersecurity e tecnologie di frontiera realizzato da Intellera Consulting all’interno dell’Università di Salerno, in collaborazione con PWC, che troverà la sua sede nell’antico Monastero “ex-Immacolata Concezione”. Qui 180 giovani neolaureati e laureandi dell’ateneo lavoreranno fianco a fianco con i professionisti di Intellera su programmi nazionali e internazionali in ambito Digital Transformation, Data Science, Ricerca e Innovazione, con un focus specifico sulla Cybersecurity nell’ambito del progetto “The Nest”.
Un’opportunità – è stato spiegato – per trattenere sul territorio i migliori talenti, supportare i giovani nel mettere in campo le conoscenze apprese durante il percorso universitario e fornire una concreta opportunità di sviluppo professionale, ma anche per attrarre al Sud nuove risorse qualificate in un ecosistema formativo di eccellenza.
In uno scenario di trasformazione digitale che vede un costante aumento degli attacchi informatici, cresce l’importanza della cybersecurity: di recente è stata introdotta l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), mentre il Pnrr prevede nelle sue diverse missioni investimenti per 623 milioni di euro da destinare a presidi e competenze di cybersecurity nella PA, oltre a fondi per la ricerca e la creazione di partenariati su temi innovativi, tra cui la sicurezza informatica. Proprio in ambito Pnrr, l’Università di Salerno è capofila di un programma nazionale sulla Cybersecurity a testimonianza dell’impegno che l’Ateneo rivolge allo studio e alla ricerca in questo settore, in un’ottica fortemente multidisciplinare.
Per il Rettore dell’Università degli Studi di Salerno Vincenzo Loia si tratta “di una bella opportunità di crescita per i nostri giovani”, mentre Giancarlo Senatore, amministratore delegato di Intellera Consulting racconta il progetto come “un ponte tra mondo universitario e del lavoro per la formazione e l’inserimento qualificato di giovani talenti, che hanno l’occasione di operare su progetti nazionali e internazionali. E anche per chi vorrà tornare a lavorare al Sud”.