Le autorità tedesche hanno messo fine alle attività del Nemesis Market, uno dei principali mercati illegali della darknet specializzato nella vendita di una vasta gamma di prodotti illegali, inclusi dati e carte di credito rubate, servizi di cybercrime come phishing, ransomware e attacchi DDoS, oltre a droghe. L’operazione ha portato alla confisca di circa 100.000 dollari in contanti, oltre che alla chiusura della piattaforma darknet.
Fondato nel 2021, questo gigante della darknet vantava oltre 150.000 utenti registrati e 1.100 account venditori, con una significativa presenza tedesca che costituiva circa il 20% dei suoi operatori.
Le indagini condotte dall’Ufficio federale di polizia criminale tedesco e dall’Ufficio centrale per la lotta alla criminalità su internet, in collaborazione con le autorità lituane e statunitensi, hanno portato al sequestro dell’infrastruttura del Nemesis Market, situata in Germania e Lituania.
Il mercato della darknet ha visto una crescita significativa dopo la chiusura dell’Hydra Market nel 2022, con Nemesis tra i dieci più grandi mercati. L’Europol aveva precedentemente smantellato una darknet di record in Germania nel gennaio 2021, dimostrando l’ampiezza e l’entità delle attività illegali online.
Nel gennaio 2021, l’Europol aveva già coordinato un’operazione internazionale che ha smantellato una darknet in Germania, dove erano in vendita dati rubati e malware, generando un fatturato di oltre 140 milioni di euro. Si presume che fosse una delle più grandi piattaforme illegali mai scoperte nel dark web.
La polizia federale tedesca ha dichiarato che la chiusura di Nemesis e il perseguimento penale dei suoi operatori rappresentano un duro colpo per l’economia sommersa della darknet, evidenziando l’efficacia delle forze dell’ordine internazionali nello spazio digitale. Al momento, non sono stati resi noti arresti di amministratori del server o altre figure cruciali, ma il sito web del Nemesis Market mostra un banner di sequestro, segnalando l’intervento delle autorità.
