Se pensiamo alla Blockchain la associamo inevitabilmente alla valuta digitale Bitcoin e al settore finanziario. Quando i mezzi d’informazione parlano dei Bitcoin, lo fanno per riportare episodi in cui la criptovaluta viene usata dagli hacker per chiedere il pagamento di un ransomware. Di riflesso, è naturale che si focalizzi l’attenzione sulla Blockchain, la tecnologia su cui si fonda Bitcoin. La Blockchain abilita la sicurezza delle transazioni Bitcoin senza la supervisione di un intermediario di fiducia o di un organo direttivo come la Financial Conduct Authority nel Regno Unito e la Securities and Exchange Commission negli Stati Uniti.
Con l’assenza di questi organi direttivi ed intermediari, il Bitcoin è diventato in poco tempo famoso per essere un mezzo di pagamento usato per servizi e beni illegali. Ciononostante, gli usi legittimi del Bitcoin sono via via cresciuti e sia gli organismi finanziari sia le aziende hanno iniziato a riconoscerne le potenzialità. Le banche e molte altre istituzioni finanziarie sono costantemente alla ricerca di sistemi che permettano loro di ridurre i costi delle transazioni e di semplificare i processi. L’automazione della Blockchain e le sue qualità han fatto sì che molte banche, tra le quali Barclays, la considerino una tecnologia interessante. Infatti, secondo uno studio diretto dalla banca Santander, le tecnologie della Blockchain potrebbero ridurre i costi di infrastruttura delle banche di circa 15 – 20 miliardi di dollari all’anno entro il 2020. Tuttavia, sebbene l’implementazione della Blockchain nel settore finanziario possa sembrare di per sé eclatante, è importante capire il funzionamento della tecnologia prima di prendere in considerazione gli altri settori in cui può essere implementata.
Gli usi della Blockchain nel settore pubblico e privato
Non esiste un unico tipo di Blockchain, ma è disponibile per enti pubblici e privati, e le diversità tra i due settori sono cruciali per capirne gli usi potenziali. La principale differenza è data dal fatto che nella Blockchain pubblica chiunque può avere accesso ai dati, mentre la Blockchain privata è chiusa e solo le persone fisiche o le aziende dotate di permesso di accesso possono visualizzare i dati. La variante pubblica della Blockchain viene normalmente associata alla criptovaluta, mentre le Blockchain private, che consentono il controllo all’accesso ai dati, sono quelle utilizzate più spesso dalle aziende.
Una caratteristica che viene normalmente associata alla Blockchain è la sua facile accessibilità e la possibilità di permettere la realizzazione di transazioni anonime. Tuttavia, questo avviene soltanto nelle Blockchain pubbliche. Le persone fisiche possono incontrarsi, realizzare delle transazioni e dopodiché disperdersi nuovamente, senza nemmeno il bisogno di conoscere l’identità di ognuna delle controparti. Per alcune transazioni, l’anonimato e l’accessibilità continueranno ad essere delle qualità attraenti. Ecco alcuni esempi interessanti di applicazione della Blockchain:
Le aste d’arte di alto valore in cui gli offerenti spesso non vogliono che si sappia contro chi stanno facendo un’offerta per un’opera d’arte, perciò la case d’asta sono le uniche a conoscere l’identità dell’acquirente. Segnalazione di criminali alle forze dell’ordine attraverso servizi come Crimestoppers. Indipendentemente da queste caratteristiche interessanti, pare che in futuro la maggior parte delle Blockchain riguarderà il settore privato. Per gran parte dei casi d’uso e applicazioni delle aziende è necessario che si conoscano le identità delle persone coinvolte. Per questo motivo un’autorità centrale dovrà attivare un servizio di autenticazione ed identificazione per verificare gli utenti, in modo tale che la Blockchain consenta l’accesso ed uso ai soli utenti autorizzati e che sia quindi adeguata all’uso aziendale.
Dalla frode assicurativa all’agricoltura passando per una vasta gamma di settori
Fondare una trust distribuita con una Blockchain è una caratteristica utile per molti settori e casi d’uso. In particolare, l’impiego della Blockchain nelle organizzazioni finanziarie e assicurative permette loro di snellire l’elaborazione delle transazioni finanziarie e le attività di backoffice. Tuttavia, la tecnologia – una “mutually distributed digital ledger” che impiega la crittografia per rendere le voci non falsificabili e permanenti – ha già attirato l’attenzione di molti altri settori, come l’agricoltura, le imprese assicurative e di logistica. La Blockchain infatti può essere utile in diversi ambiti: dalla gestione della supply chain ai processi interni. Il suo punto di forza risiede nel fornire una tecnologia che garantisce l’integrità, la disponibilità, la rendicontazione (“accountability”) ed il controllo (“auditability”) di ogni dato in essa registrato.
Una delle aree che stanno adottando la Blockchain è quella che mira a combattere la frode assicurativa usando una piattaforma che serve a garantire la provenienza dei prodotti di alta qualità. Chronicled, per esempio, è un’azienda fondata con lo scopo di tracciare la provenienza degli articoli di moda di alto valore. Iniziando dalle scarpe per passare alle apparecchiature medicali, la start-up è focalizzata sulla protezione dei beni di alto valore la cui provenienza farebbe normalmente affidamento su certificati cartacei e ricevute che potrebbero andare facilmente perduti o essere manomessi.
È stato quindi creato un “fingerprint” digitale a più livelli su una Blockchain che non può essere manomessa né cambiata, digitalizzando una grande quantità di dati riguardanti ogni singola scarpa o dispositivo. In questo modo è possibile controllare che gli articoli non siano stati rubati, dato che le agenzie assicurative possono facilmente verificare il Blockchain ledger e poi risalire alle entità coinvolte.
Un altro esempio riguarda l’industria agricola, all’interno della quale alcune aziende stanno cercando di istituire un ecosistema guidato dalla Blockchain che gestisca la registrazione, il pagamento ed il trasporto dei raccolti e dei prodotti agricoli. Tale sistema garantisce che ogni passo del processo della supply chain sia registrato sulla Blockchain. Con la registrazione della supply chain, gli acquirenti, come per esempio i supermercati, possono verificare che il prodotto che ricevono sia esattamente quello che hanno pagato. Con la possibilità di tracciare il viaggio dal contadino al negozio, l’affermazione ad esempio che i chicchi di caffè provengano da un commercio etico in Colombia può essere facilmente confermata – fugando ogni dubbio riguardante la qualità del prodotto.
La Blockchain è il futuro
Entrambe le Blockchain, quella pubblica e quella privata, offrono una vasta gamma di opportunità alle aziende e ai consumatori. Attraverso l’introduzione di una piattaforma peer-to-peer facilmente accessibile, sicura, efficiente e a prova di manomissione, la Blockchain rivoluzionerà radicalmente il modo in cui avvengono le transazioni commerciali, emancipando economicamente i consumatori. È evidente che la Blockchain segni l’inizio di una svolta digitale, contribuendo a ridefinire il modo in cui il valore e le opportunità sono creati e distribuiti.
Guardando verso il futuro, potremmo persino intravedere come i dispositivi “Internet of Things” di casa nostra, ad esempio i dispositivi di riscaldamento e di intrattenimento, useranno una Blockchain privata per prendere decisioni. È probabile che un numero sempre maggiore di aziende inizi ad utilizzare le Blockchain private per concludere affari con i fornitori e partner. Questi potranno fornire una selezione di dati a una Blockchain pubblica usata per raccogliere dati economici (l’uso della supply chain) e dati dei consumatori (sistemi di intrattenimento).
La Blockchain ha tutte le carte in regola per rivoluzionare molti più ambiti oltre al settore finanziario. È importante che, per trarne il maggior vantaggio possibile, le aziende si affidino al più presto a questa tecnologia, per mantenersi così ai vertici della competitività.
In conclusione, la Blockchain non riguarda soltanto il settore finanziario ed è molto di più di una parola che va di moda: rappresenta il futuro della sicurezza distribuita.