Kaspersky ha rilevato un aumento del 5,2% di nuovi file malevoli al giorno nel 2020 rispetto all’anno precedente, con una media di 360.000 file dannosi ogni giorno. Questo è dovuto soprattutto a un grande incremento nel numero di trojan e di backdoor: un aumento rispettivamente del 40,5% e del 23%.
Sono 18.000 in più rispetto al 2019 (una crescita del 5,2%) e in aumento anche rispetto ai 346.000 del 2018. Il 60,2% di questi file malevoli erano generici Trojan. In generale, la percentuale di Trojan individuati è aumentata del 40,5%.
Si è registrato anche un notevole aumento dei trojan backdoor rilevati, così come dei worm scritti in VisualBasicScript e solitamente riconducibili ai malware di tipo Dinihou. Invece gli adware sono diminuiti del 35% rispetto al 2019.
La gran parte dei file rilevati (89,80%) sono file Windows in formato Portable Executable, un formato di file specifico per i sistemi operativi Windows. Il numero di nuovi malware sui sistemi operativi Android risulta invece diminuito del 13,7%. Molto probabilmente in relazione al fatto che molte persone hanno lavorato e studiato da casa, gli aggressori potrebbero aver concentrato i propri attacchi su computer e laptot. Inoltre, il numero di script diversi inviati tramite campagne phishing o riscontrati su siti web infetti è aumentato del 27%, il che dimostrerebbe ulteriormente che le persone hanno trascorso più tempo in Internet e gli aggressori hanno cercato di approfittarne.
“Nell’ultimo anno, i nostri sistemi di rilevamento hanno trovato molti più nuovi oggetti dannosi rispetto al 2019. La pandemia ha costretto gli utenti di tutto il mondo a passare più tempo sui loro dispositivi e online. È difficile sapere se gli aggressori fossero più attivi o meno o se le nostre soluzioni hanno rilevato più file dannosi semplicemente a causa della maggiore attività. Potrebbe essere una combinazione di entrambe le cose. In ogni caso, quest’anno abbiamo registrato un notevole aumento del numero di nuovi file dannosi, che molto probabilmente continuerà a crescere fino al 2021, dato che i dipendenti continuano a lavorare da casa e i Paesi continuano ad applicare restrizioni di vario tipo. Tuttavia, se gli utenti adottano misure di sicurezza di base, possono ridurre significativamente i rischi“, commenta Denis Staforkin, security expert presso Kaspersky.