Il report della valutazione d’impatto delle attività svolte nel contesto del progetto “Italia Login – La casa del cittadino” è ora disponibile online sul sito istituzionale di AgID. Il progetto, finanziato nell’ambito del Piano Operativo Nazionale (PON) “Governance e Capacità istituzionale 2014-2020”, mira a migliorare l’integrazione dei servizi pubblici digitali in Italia e a facilitare la trasformazione digitale delle Pubbliche Amministrazioni (PA).
Il report, realizzato da un soggetto indipendente, valuta l’impatto che hanno avuto le attività del progetto in merito all’omogeneizzazione dei servizi offerti dalla PA, all’interoperabilità dei dati, allo sviluppo delle competenze digitali e all’utilizzo da parte delle PA degli strumenti di sicurezza messi a disposizione da AgID.
Il progetto
Il progetto “Italia Login”, con una dotazione complessiva di 50 milioni di euro, ha coinvolto circa 22mila Enti, tra PA centrali e locali, realizzando oltre 30 interventi, tra nuovi servizi digitali, piattaforme, corsi di formazione e miglioramenti in termini di accessibilità, usabilità e interoperabilità dei servizi.
Tra i siti e le piattaforme digitali lanciate negli ultimi anni si annoverano, per esempio, Web Analytics Italia (WAI), la piattaforma che offre statistiche in tempo reale dei visitatori dei siti della Pubblica Amministrazione; Appalti Innovativi, portale nato per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di soluzioni innovative; Rete Digitale, la community dedicata ai Responsabili per la Transizione al Digitale (RTD) e il tool di risk assessment a disposizione delle PA per la valutazione del livello della vulnerabilità dei propri sistemi informatici.
La metodologia
Per la valutazione dell’impatto del progetto è stato utilizzato il framework metodologico BR, adottato dalla Commissione Europea, per un processo di valutazione qualitativo e quantitativo. La metodologia comprende desk research, la somministrazione di questionari online (a cui hanno partecipato oltre 3.300 Amministrazioni) e interviste semi-strutturate (con dieci Amministrazioni campione).
I risultati
I risultati della valutazione indicano che il progetto ha ottenuto successi significativi in diversi ambiti. Ad esempio, per quanto riguarda l’omogeneizzazione dei servizi offerti dalle PA, c’è stato un riscontro molto positivo per il cluster “Comuni e Città Metropolitan” dove il 40% dei Comuni ha dichiarato di aver utilizzato e apprezzato gli strumenti messi a disposizione da AgID, come le Linee Guida, per la progettazione e l’implementazione dei portali istituzionali. Tra i problemi rilevati figura, invece, il processo di esternalizzazione dei servizi di gestione dei siti web, che ha creato difficoltà logistiche interne alle Amministrazioni.
In merito all’obiettivo di migliorare l’interoperabilità dei dati delle PA, è emersa la necessità di attivare processi ad hoc che favoriscano l’interoperabilità e lo scambio di dati, specialmente nelle realtà locali più piccole o meno sviluppate, riconoscendo il valore aggiunto delle attività di standardizzazione promosse da AgID.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle competenze digitali, le attività dell’Agenzia hanno avuto un impatto positivo sui Comuni “da sviluppare” e “in transizione”, apprezzando particolarmente la formazione di alto livello erogata in maniera centralizzata.
Infine, per quanto riguarda l’utilizzo degli strumenti di sicurezza, le attività di formazione e sensibilizzazione di AgID sulla gestione del cyber risk sono state valutate positivamente, mentre alcune difficoltà sono emerse nell’implementazione delle Linee Guida per lo sviluppo del software sicuro, dovute alla carenza di figure esperte in ambito cybersecurity all’interno della Pubblica Amministrazione.
Sempre più centrale la figura del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD)
Un elemento chiave evidenziato dalla valutazione è il ruolo centrale del Responsabile per la Transizione Digitale (RTD), che ha contribuito a semplificare il rapporto del cittadino e delle imprese con la PA, accelerando i processi di digitalizzazione e standardizzazione delle procedure. La nomina del RTD, rilevata nella maggioranza delle Amministrazioni che hanno risposto al questionario, ha comportato modifiche organizzative, con la creazione di una struttura ad hoc nel 62% dei casi. La figura del RTD sembra esprimere il maggior potenziale nelle Amministrazioni medio-grandi, che hanno raggiunto con maggiore facilità gli obiettivi previsti.