ISMEA – l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – è stato attaccato da hacker sfruttando il ransomware Lockbit 2.0, un malware che impedisce l’accesso degli utenti a uno specifico sistema informatico crittografando i dati salvo pagamento di un riscatto.
Gli hacker hanno trafugato ben 82.708 file per un totale di 60 GB di materiale e hanno inserito un countdown di cinque giorni al termine del quale, qualora le richieste degli hacker non fossero soddisfatte, i dati verranno resi pubblici.
Nel data leak site di Lockbit 2.0 il countdown segna come orario le 20:50 UTC del 26 marzo. Il fatto che il conto alla rovescia sia cominciato pubblicamente indica che deve esserci stato un contatto tra l’Istituto e gli hacker ma senza aver trovato un accordo.
L’ufficio IT di ISMEA ha fornito una serie di informazioni in più rispetto a quelle che già erano state rese note: «Al momento stiamo valutando la situazione sia dal punto di vista legale che del Garante della Privacy». La direzione presa dall’azienda, per ora, è quella di valutare il da farsi in termini di adempimenti sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista della privacy mantenendo il massimo riserbo rispetto alla situazione ma «si sta lavorando alla questione».
In Italia precedentemente sono state vittime della cyber gang anche Bricofer, azienda del settore commerciale per materiali di hobbistica ed utensileria, e recentemente il comune di Villafranca di Verona il 13 marzo.
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