Cari lettori,

In questi giorni, in cui esce il nostro secondo numero, i giornali sono pieni di notizie riguardanti attacchi massivi in ogni parte del mondo e diretti alle infrastrutture digitali. Per ben due volte in questi mesi armi digitali della National Security Agency (NSA) sono state trafugate e utilizzate contro di noi.

Questa tesi è presente su moltissimi siti dove si dibatte dei recenti attacchi cibernetici, in particolare nell’autorevole blog di Bruce Schneier, le prime pagine dei principali giornali americani trai i quali il NYT e Wired. Dal canto suo l’NSA disconosce il suo ruolo nello sviluppo di queste armi e i funzionari della Casa Bianca sostengono che l’attenzione deve concentrarsi sugli attaccanti e non su chi ha prodotto queste armi. Sempre in questo periodo ho terminato l’interessante lettura del libro scritto dell’ex consigliere per l’Innovazione del Segretario di stato di Clinton; Alec Ross “Il nostro futuro”. Qui sostiene che la creazione di lavoro e di ricchezza nei prossimi vent’anni sarà guidata dall’innovazione e il digitale occupa una buona parte del libro. L’autore arriva a sostenere che “la terra è stata la materia prima dell’era dell’agricoltura. Il ferro la materia prima dell’era industriale e i dati sono la materia prima dell’era dell’informazione”. Se poi analizziamo l’infografica “Data Never Sleep” della società Domo (www.domo.com) scopriamo che il minuto Internet viene scandito dall’invio di 204 milioni di mail, 2,4 milioni di post su Facebook, su YouTube sono caricate 72 ore di video e Instagram riceve 216.000 foto. Nel 2015 tutto questo corrispondeva 5,6 zettabyte, uno zettabyte corrisponde a un sestilione di byte o in alternativa a un trilione di gygabyte.

Ross descrive uno scenario di trasformazione digitale e di innovazione nel campo scientifico che ci permetterà di vivere meglio e più a lungo. Però, in uno dei suoi passaggi si trova anche un cenno alla “Weaponization of Code”, dove affronta il tema del codice applicato alle grandi sfide di politica internazionale, sostenendo che da un lato creerà nuove opportunità, dall’altro potrà essere usato come arma, portando nuove sfide e nuove emergenze nel campo bellico e della sicurezza dei cittadini.

Trasformazione digitale e resilienza delle informazioni sono pertanto temi sempre più strategici e fondamentali in questo nuovo scenario di business dove i dati sono diventati parte fondamentale ed elemento di competizione. Scenario che viene messo in evidenza anche dalla direttiva Europea PSD2 sui pagamenti digitali alla quale abbiamo dedicato una sezione speciale in questo numero.

La PSD2 cambierà le regole del gioco per le banche rompendo il monopolio che oggi le banche detengono sui servizi di pagamento, aprendo alla concorrenza di aziende interessate e di fatto lasciando ai clienti la possibilità di decidere quando e se consentire l’accesso al proprio conto a terze parti secondo un modello di banca aperta. La direttiva impone, inoltre, una standardizzazione nella protezione delle modalità di esecuzione dei pagamenti digitali rendendo di fatto più sicure le transazioni. Digitale e sicurezza un connubio imprescindibile per i nuovi scenari di competizione delle aziende on-line; chi riuscirà a essere più innovativo beneficerà del nuovo ecosistema che vede sempre più dati e digitale, ecosistema che deve garantire sicurezza e resilienza per prosperare.

Buona Lettura

Nicola Sotira

Nicola Sotira

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