Laurent Chrzanovski: Sig.ra Cicchiello, quali sono i messaggi principali di questa iniziativa?

Marianna Cicchiello: Considerando che il contenuto principale della mostra illustra come nel corso dei millenni i social media siano sempre esistiti e sempre abbiano avuto il potere di esaltare o mettere in ombra la reputazione delle persone sulle quali si concentravano, in particolare parlando delle moderne tecnologie si pone l’attenzione sull’utilizzo consapevole di queste ultime in modo da non rischiare di venirne “travolti” diventandone una vittima. Un’iniziativa, oggi, rivolta ai giovani e giovanissimi, che aumenta il loro livello di consapevolezza e conoscenza e che gli permetta di trarre a pieno i vantaggi offerti dalla rete senza correre rischi.

Laurent Chrzanovski: Avviare una campagna di sensibilizzazione sui pericoli della rete una mostra storico-culturale, come ha reagito il pubblico?

Marianna Cicchiello: Le scolaresche che hanno visitato la mostra hanno avuto reazioni entusiastiche che hanno contagiato anche chi lavora sull’iniziativa. Moltissime le domande tecniche sui social media e la gestione della privacy, nonché un’alta attenzione alle tematiche di cyber bullismo. La mostra è un momento importante per fare prevenzione sui rischi e pericoli della rete con linguaggi semplici ma espliciti adatti a tutte le fasce di età. La presenza della Polizia Postale, che collabora con noi su questa iniziativa ha facilitato la condivisione di esperienze personali creando un dibattito costruttivo. Da maggio, apertura al pubblico della mostra, è partito un mese di lavoro intenso che ha visto 130 studenti e cinque scuole ospiti del Distretto Cyber Security di Cosenza. Dopo la pausa scolastica ricominceremo: sono già molte le richieste delle scuole che hanno chiesto di visitare la mostra.

Laurent Chrzanovski: Come si articola la collaborazione con la Polizia Postale?

Marianna Cicchiello: La Polizia Postale collabora da sempre con Poste Italiane e ha aderito sin da subito a questa iniziativa. Il loro personale partecipa alle sessioni con gli studenti contribuendo a creare quel sodalizio proficuo necessario a instaurare una discussione con i ragazzi, sempre pronti a fare domande e osservazioni, alle quali i funzionari della Polizia rispondono con esempi pratici chiarendo i rischi possibili sulla rete, insegnando loro come difendersi e soprattutto prevenire.

Laurent Chrzanovski: Blue Whale un caso anche italiano? Ne avete parlato con i ragazzi? C’è consapevolezza del fenomeno e quali sono i messaggi che portate all’attenzione delle scuole?

Marianna Cicchiello: L’origine di questo gioco, se così lo possiamo chiamare, nasce on-line. Il fenomeno avrebbe origine in Russia e si è successivamente diffuso in America Latina per poi arrivare anche in Europa. Il“gioco”si articola in una serie di prove sempre più perverse a base di autolesionismo, così spinto che come conseguenza porta al suicidio i ragazzi. In Italia viene dato risalto 
al fenomeno dai media
 attraverso il servizio del
 programma televisivo “Le
Iene”. Google Trends evidenzia
come proprio dopo la messa in
onda del servizio siano aumentate le ricerche in rete sul fenomeno. Il nostro contributo è stato quello di tenere, durante le visite, un dialogo sempre vivo su questo caso e sulla sicurezza della rete, cercando un confronto costruttivo con i ragazzi e provando a intercettare la loro opinione.

Laurent Chrzanovski: Gli specialisti del CERT sono stati coinvolti in questa iniziativa?

Marianna Cicchiello: I colleghi del CERT hanno collaborato attivamente al progetto; in special modo, sono stati coinvolti nell’ambito dell’esplicazione e dell’approfondimento delle tematiche toccate attraverso dei brevi video realizzati da Poste Italiane che hanno fatto da contorno alla mostra, rappresentando la possibilità di stimolare la curiosità degli studenti su argomenti precisi e consentendo così di spaziare e poter toccare gli aspetti più tecnici della cyber security.

Laurent Chrzanovski: Sono previste altre iniziative a corollario della mostra?

Marianna Cicchiello: Durante la mostra sono proiettati dei video su “Phishing” e “Mobile Security”; in questi video sono illustrate queste tematiche con parole semplici, dando istruzioni e accorgimenti necessari alla protezione dei propri dati in rete. Inoltre, la mostra fa parte di un più ampio programma di sensibilizzazione promosso da Poste Italiane nell’ambito del quale sono previste numerose altre iniziative anche dirette al personale interno. Tra queste spicca l’App
CyberSecQuiz; con
quest’applicazione 
è possibile mettere 
alla prova la propria
 conoscenza sulla 
sicurezza e scoprire quali sono i propri punti deboli, sui quali lavorare per accrescere la consapevolezza. Quest’applicazione verrà anche utilizzata all’interno dell’azienda per verificare la conoscenza di questi temi presso il personale di Poste Italiane e avviando in seguito campagne di formazione puntuali sull’argomento.Lavori in corso, invece, su un’iniziativa in collaborazione con il Museo del Fumetto di Cosenza. Andremo nelle scuole a spiegare i temi di sicurezza sulla rete e chiederemo agli studenti di realizzare delle strisce sulla cyber security. Un modo di comunicare questi temi con uno strumento le cui origini risalgono al 1895 quando, sul New York Journal, appare per la prima volta un racconto comico in vignette dal titolo Yellow Kid.

Laurent Chrzanovski: La trasformazione digitale di cui si parla richiede un ecosistema sicuro. Quale contributo da questa iniziativa?

Marianna Cicchiello: I temi della sicurezza e della resilienza dei dati hanno un rilievo sempre maggiore nel quadro dello sviluppo dei servizi e delle infrastrutture digitali. La trasformazione digitale è una delle principali priorità di business per le aziende: la nuova sfida di chi opera nella sicurezza è di mettere le aziende nelle condizioni che permettano di sfruttare appieno i vantaggi di queste nuove tecnologie piuttosto che di bloccarle. La sicurezza informatica deve pertanto essere parte integrante della trasformazione digitale. La Pubblica Amministrazione e le aziende devono investire maggiormente in sicurezza, acquisendo le conoscenze necessarie a garantire un ecosistema digitale sicuro. La campagna di sensibilizzazione in corso pone l’accento sulla sicurezza, trattando questa come un abilitatore al digitale che avanza, contribuendo ad aumentare la conoscenza di questi strumenti ed un comportamento responsabile.

 

Autore: Laurent Chrzanovski

Marianna Cicchiello

Biografia

Laureata in DAMS Multimediale presso l’Università della Calabria, Marianna Cicchiello lavora in Poste Italiane dal 2002 dove si è occupata di servizi amministrativi nell’area Posta, Comunicazione e Logistica che presidia l’area di business concernente i servizi postali, logistici e di comunicazione commerciale. Nel 2014 entra a fare parte del team del Distretto di Cybersecurity di Cosenza dove, con altri ricercatori, lavora al progetto di ricerca e sviluppo che attiene la protezione dell’utente finale. Oggi si occupa di alcune iniziative che riguardano
i temi di sensibilizzazione e in particolare cura la mostra permanente “Eroi e vittime dei social media” in collaborazione con la Polizia Postale.

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