L’introduzione della sigaretta elettronica ha implicato per molti fumatori un cambio di abitudini, tra queste sicuramente la possibilità di fumare in ambienti chiusi, dove prima non era consentito.
Alcune sigarette elettroniche però presentano alcune peculiarità che è utile non sottovalutare. Sono state riscontrate in alcune marche prodotte in Paesi asiatici dei simpatici malware installati all’interno dei ricaricatori delle sigarette elettroniche stesse.
Lo scopo di questi malware è di infettare un computer nel momento in cui vengono connessi per ricaricare la batteria dell’apparecchio.
Ne ha pagato le spese un executive manager di una grande azienda che, nonostante avesse il sistema aggiornato, incluso l’antivirus, si è ritrovato infettato con uno spyware, malware dedito alla sottrazione di informazioni. Tale scoperta è stata effettuata solo dopo un’analisi anche delle abitudini del manager, da cui è stato riscontrato il passaggio dalla sigaretta normale a quella elettronica. Se il fumo oltre ad uccidere anche spia… beh, un motivo in più per smettere…
(Massimo Cappelli)