E’ un trojan creato con parti di codici di altri malware, non rilevato dagli antivirus, che punta ad assumere in remoto il controllo della macchina della vittima.
Sta circolando un nuovo malware che ha come obiettivo tutti i sistemi Linux. Il suo nome è HiddenWasp. La vulnerabilità, che risale a qualche giorno fa, è stata scoperta dai ricercatori di Intezer, una società che si occupa di threat intelligence, studio e analisi di malware. Il codice creato dal malware come specificano gli esperti, differenza dei comuni malware Linux, HiddenWasp non è focalizzato sull’attività di mining di criptovaluta o di attacchi DDoS. È un trojan utilizzato esclusivamente per il controllo remoto mirato.
Ad oggi il codice malevolo è attualmente attivo e operativo e ha una classificazione da parte dei sistemi anti virus pari ad uno 0-day. La sua rilevazione tuttavia risulta difficile a detta degli esperti, poiché il codice malevolo è il risultato finale dell’unione e la fusione di più codici e progetti ormai open-source come Mirai, Azazel e Winnti. Data la sua complessità e il fatto che non si conosce il primo vettore di attacco gli esperti ipotizzano che il malware abbia origini asiatiche, cinesi molto probabilmente.
Come agisce il malware
Il malware genera a tutti gli effetti un Payload, letteralmente “carico utile”, è la porzione di codice eseguibile di un malware, quale un worm o un virus, che esegue l’azione malevola, come ad esempio la cancellazione dei dati, l’invio di spam o la cifratura dei dati. Oltre al payload, il malware potrebbe contenere anche un codice aggiuntivo che viene utilizzato per diffondersi o per evitare di essere rilevati da parte dei sistemi di sicurezza.
Una volta attivo il payload potrebbe consentire agli aggressori non solo di spiare la vittima ma assumerne il totale controllo con possibilità di agire a livello di filesystem locale spostando, modificando, cancellando, copiando files, eseguendo scripts etc.
Ecco gli IoCs
103.206.123[.]13
103.206.122[.]245
http://103.206.123[.]13:8080/system.tar.gz
http://103.206.123[.]13:8080/configUpdate.tar.gz
http://103.206.123[.]13:8080/configUpdate-32.tar.gz
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Per maggiori dettagli ecco lo studio di Intezer