Biografia
Gian Carlo Caselli, nato ad Alessandria nel 1939, dopo la laurea in giurisprudenza è stato dal 1964 assistente volontario di Storia del Diritto italiano presso l’Università di Torino. Al 1967 risale il suo ingresso nella magistratura, con la nomina a Uditore giudiziario, alla quale seguì, nei primi anni ‘70, quella a Giudice Istruttore presso il Tribunale di Torino. Nell’assolvere a questo incarico, da lui mantenuto fino al 1986, Caselli istruì in particolare (dapprima come giudice singolo, poi in ”pool” con altri magistrati) tutte le inchieste sull’attività terroristica delle Brigate Rosse e di Prima Linea di Torino, Genova e Milano.Rientrato a Torino come Presidente della 1a Corte di Assise, nel 1992, dopo le stragi mafiose di Capaci e via d’Amelio, che costarono la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, chiese di essere nominato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, per mettere la propria esperienza nella lotta al crimine organizzato a servizio del Paese e della fondamentale missione di contrastare la mafia. Completato il proprio periodo di incarico a Palermo, Caselli ha proseguito la carriera con la stessa passione e con altri ruoli prestigiosi, anche a livello internazionale: nel 1999 Direttore del Dipartimento di amministrazione penitenziaria, nel 2001 componente dell’unità di cooperazione giudiziaria europea ”Pro-Eurojust”, nel 2002 Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino. L’impegno da magistrato è proseguito a Torino, dove è stato nominato, con voto unanime del Consiglio Superiore della Magistratura, Procuratore Capo in sostituzione del giudice Marcello Maddalena. In continuità con il suo impegno nella diffusione della cultura della legalità, dal 2014, è Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione di Coldiretti ”Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”. E’ stato Presidente della Commissione per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati in materia agroalimentare (D.M. 20.4.2015) voluta dal Ministro Andrea Orlando; – i lavori della Commissione si sono conclusi con la presentazione al ministro di un dossier con 49 articoli e relative linee guida del progetto di riforma.