Un sito web fraudolento dedito alla falsa vendita di pellet, denominato “shoppingferrara.com”, che dava la possibilità di acquistare il combustibile a prezzi estremamente competitivi spacciandosi quale spazio web ufficiale di un’attività commerciale felsinea in realtà inesistente, è stato sequestrato e oscurato dalla Polizia di Stato, con provvedimento della Procura della Repubblica di Ferrara.
L’attività d’indagine è stata avviata dalla locale Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica – nuova denominazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni – a seguito di una denuncia dello scorso settembre per truffa patita da un cittadino che, a fronte di un ordine di due bancali di pellet, dell’importo di circa 500 euro, non si è visto recapitare la merce.
Gli uomini della Polizia Postale, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale di Roma e del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica dell’Emilia Romagna hanno avuto modo di ricostruire un fenomeno che andava ben oltre l’ambito provinciale: ne è emerso un quadro composto da numerosissime vittime sparse sul territorio nazionale, con un giro d’affari criminale stimabile – almeno parzialmente – in decine di migliaia di euro.
Il sito web è stato messo offline, dando esecuzione al provvedimento di oscuramento emesso dal G.I.P. di Ferrara su richiesta della locale Procura; sono tuttora in atto le indagini volte all’individuazione degli autori del reato.
Già a partire dalla stagione estiva la Polizia Postale aveva pubblicato diversi alert volti a mettere in guardia i cittadini consigliando di non procedere all’acquisto online sui siti che propongono la commercializzazione di combustibile a prezzi estremamente competitivi.
La crisi energetica e il timore di un ulteriore rincaro delle bollette energetiche invernali hanno infatti offerto ai cybercriminali un’imperdibile occasione per approfittare di quei cittadini che, nella speranza di poter risparmiare, si sono incautamente rivolti a falsi siti o piattaforme commercialmente inaffidabili – spiega la Polizia Postale.
Per evitare di incorrere in simili truffe, la Polizia Postale consiglia di verificare che la partita iva del venditore corrisponda a quella di un’azienda esistente tramite consultazione del sito dell’Agenzia delle Entrate; che l’annuncio non sia stato già segnalato da altri utenti come fraudolento, che il sito abbia una sezione dedicata ai contatti con il cliente e che questa sia veramente attiva e che il profilo del venditore abbia un gradimento elevato.