Un’indagine Eurobarometro pubblicata ieri mette in luce una crescente carenza di competenze informatiche nell’UE, sottolineando la necessità urgente di più specialisti di cybersecurity e di personale altamente sensibile alla sicurezza informatica in tutte le imprese europee. Questi risultati rispecchiano una recente relazione dell’ENISA che ha rilevato una stretta correlazione tra la carenza di competenze e l’aumento delle minacce informatiche, rappresentando un grave problema per il funzionamento delle reti e dei sistemi informativi e per il mercato unico nel suo complesso.
La Commissione Europea ha intensificato gli sforzi per aumentare la consapevolezza e la visibilità delle iniziative riguardanti le competenze in cybersecurity e per incrementare il numero di professionisti qualificati nel settore. L’indagine Eurobarometro è parte delle azioni intraprese dalla Cybersecurity Skills Academy, lanciata un anno fa con l’obiettivo di rafforzare le sinergie tra iniziative pubbliche e private a livello europeo e nazionale per rispondere alle esigenze del mercato della cibersicurezza e renderlo più resiliente.
I risultati chiave del sondaggio Eurobarometro mostrano che, sebbene il 71% delle aziende consideri la sicurezza informatica una priorità elevata, il 74% non ha fornito alcuna formazione o sensibilizzazione ai propri dipendenti. Inoltre, il 68% delle aziende ritiene che non sia necessaria alcuna formazione in materia di cibersicurezza, il 16% non è a conoscenza delle opportunità di formazione disponibili e l’8% cita vincoli di budget come ostacolo.
Le aziende incontrano gravi difficoltà nel reperire candidati qualificati per le posizioni aperte in sicurezza informatica. Più della metà delle aziende che hanno cercato candidati adeguati hanno riscontrato difficoltà, ad esempio nel trovare candidati qualificati (45%), principalmente a causa della mancanza di candidati (44%), della mancanza di consapevolezza (22%) e di vincoli di budget (16%).
Un dato allarmante è che il 76% dei dipendenti che ricoprono ruoli legati alla sicurezza informatica non possiede qualifiche formali o corsi di formazione certificati. Inoltre, il 34% dei dipendenti è entrato in questi ruoli da posizioni non correlate alla sicurezza informatica, mentre il 57% ha assorbito le responsabilità della sicurezza informatica in un ruolo esistente.
La maggior parte degli intervistati (70%) concorda sull’importanza della diversità e dell’inclusione nella sicurezza informatica nelle loro aziende. Tuttavia, nonostante circa due terzi ritengano che le donne siano incoraggiate ad assumere ruoli in questo settore, il 56% delle aziende non ha donne in ruoli di sicurezza informatica.
Il Vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, e il Commissario Thierry Breton hanno incontrato i rappresentanti di alto livello dell’industria e delle organizzazioni che si sono impegnati a fornire formazione gratuita all’accademia. Inoltre, la rete Women4Cyber è stata inclusa nella piattaforma dell’accademia per combattere attivamente gli stereotipi di genere nella cybersecurity.
La Commissione Europea continua a impegnarsi per colmare il gap di competenze informatiche e per migliorare la resilienza della cybersecurity nel mercato unico. Quest’anno, ha stanziato 10 milioni di euro per sostenere progetti mirati a implementare programmi di formazione in competenze informatiche per PMI, start-up e settore pubblico. Dal 2021, l’investimento totale in progetti e iniziative a supporto delle competenze informatiche, in collaborazione con gli Stati membri e partner privati, ha raggiunto circa 600 milioni di euro. Nuove opportunità di finanziamento saranno disponibili nell’autunno 2024.
Consulta Eurobarometer survey on cyberskills.