Il 17 febbraio, il Parlamento europeo ha dato il via libera al Digital Services Act (DSA), una normativa fondamentale che mira a rendere l’ambiente online più sicuro, equo e trasparente per gli utenti nell’Unione Europea.

La nuova normativa è stata progettata per proteggere gli utenti contro contenuti illegali e migliorare la tutela dei loro diritti sulle piattaforme online. Questo significa che le piattaforme digitali devono adottare misure più rigorose per contrastare la diffusione di contenuti illegali e garantire la protezione dei minori, con particolare attenzione all’uso dei dati personali per la profilazione degli utenti.

Tutte le piattaforme online con utenti nell’UE, ad eccezione delle piccole e microimprese che impiegano meno di 50 persone e con un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro, sono ora tenute ad attuare una serie di misure volte a garantire un ambiente online più sicuro e trasparente. Tra queste:

  • Contrastare contenuti, beni e servizi illegali: le piattaforme online devono fornire agli utenti gli strumenti per segnalare contenuti illegali, compresi beni e servizi, e cooperare con segnalatori affidabili, garantendo priorità alla gestione di tali segnalazioni.
  • Tutelare i minori: è imposto un divieto assoluto sull’indirizzamento dei minori con annunci basati sulla profilazione o sui loro dati personali, al fine di proteggere la loro privacy e sicurezza online.
  • Trasparenza pubblicitaria: le piattaforme sono tenute a fornire agli utenti informazioni sugli annunci pubblicitari visualizzati, inclusi il motivo per cui gli annunci vengono mostrati e chi ha pagato per l’annuncio.
  • Vietare pubblicità basate su dati sensibili: è proibito mirare agli utenti con pubblicità basate su dati sensibili, come convinzioni politiche o religiose, garantendo la protezione della loro privacy.
  • Fornire motivazioni per la moderazione dei contenuti, ad esempio rimozione di contenuti, sospensione dell’account, ecc. e caricare la motivazione nel database DSA Transparency.
  • Accesso al meccanismo di reclamo: gli utenti devono avere accesso a un meccanismo di reclamo per contestare le decisioni di moderazione dei contenuti che ritengono ingiuste o sbagliate.
  • Pubblicare un rapporto annuale sulle procedure di moderazione dei contenuti: le piattaforme devono pubblicare un rapporto annuale sulle procedure di moderazione dei contenuti, garantendo maggiore trasparenza sulle politiche e le azioni intraprese.
  • Fornire chiarezza nei termini e condizioni: gli utenti devono essere forniti di termini e condizioni chiari, inclusi i principali parametri dei sistemi di raccomandazione dei contenuti.
  • Designare un punto di contatto per le autorità e per gli utenti.

La legge si applica, oltre a tutte le piattaforme online con utenti nell’UE, anche ai servizi di hosting e gli intermediari online, soggetti a obblighi specifici secondo la classificazione delle piattaforme. I servizi di hosting e gli intermediari online sono soggetti a un sottoinsieme di obblighi ai sensi della DSA.

Dalla fine di agosto 2023, la DSA si applica già alle 19 Very Large Online Platform (VLOP) e motori di ricerca (VLOSE) designati nell’aprile 2023 (con oltre 45 milioni di utenti mensili in media). Altre tre piattaforme designate come VLOP nel dicembre 2023 avranno tempo fino alla fine di aprile per conformarsi agli obblighi più severi previsti dalla DSA. Dal 17 febbraio 2023 però dovranno ottemperare agli obblighi generali DSA.

Per garantire il rispetto della nuova normativa, sono stati istituiti i Coordinatori dei Servizi Digitali (DSC) in ciascuno Stato membro, responsabili della supervisione e dell’applicazione del DSA sul territorio nazionale. Questi coordinatori saranno il primo punto di contatto per i reclami degli utenti e avranno poteri investigativi ed esecutivi per garantire il rispetto della legge da parte delle piattaforme stabilite nel loro paese.

Il Digital Services Act rappresenta un passo significativo verso una maggiore protezione degli utenti online e una regolamentazione più efficace delle piattaforme digitali nell’Unione Europea. Con il Consiglio che si riunirà per la prima volta oggi, 19 febbraio 2024, ci si aspetta un’ulteriore azione e discussione riguardo all’applicazione e all’impatto della nuova legge sui servizi digitali.

 

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_24_881

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