Caro lettore,
Sono lieto di comunicarti che Cybersecurity Trends Italia è divenuto realtà! Abbiamo in mano uno strumento agile e innovativo con cui intendiamo contribuire a diffondere la cultura della sicurezza; siamo pronti ad affrontare questa sfida con passione ed entusiasmo che ci ha fatto lavorare sino a tardi, quello che ha spinto me e i miei collaboratori a credere in questo progetto sino a questo giorno in cui andiamo in stampa.
Con questa pubblicazione trimestrale vogliamo dare il nostro contributo alla formazione e consapevolezza in tema di cybersecurity, attività che la Fondazione Global Cyber Security Center (GCSEC) persegue orientando le sue iniziative in relazione ai compiti, ai ruoli e alle funzioni del personale aziendale oltre che agli utenti finali.
La trasformazione digitale in atto nel paese sta spingendo imprese e Pubblica Amministrazione a evolversi rapidamente, aumentando la competizione e l’efficienza del sistema paese.
La digitalizzazione fa leva sulla monetizzazione dei dati, informazioni raccolte da clienti, partner e backend aziendali che contribuiscono a creare nuovi flussi e modelli di business. Questo modello di business collega ciò che è digitale con il mondo fisico e tutto questo crea una maggiore influenza sui clienti, permette di cambiare processi e decisioni in tempo reale e può scalare in base alle esigenze.
Questo scenario viene definito da Yuval Harari, nel suo libro Homo Deus: A brief history of Tomorrow, come Dataism. Nel libro discute di come questa rivoluzione digitale, oltre a temi di sicurezza abbia anche delle implicazioni sociologiche.
Nel suo libro sostiene che oggi ci si aspetta che siano gli algoritmi a fornirci risposte, quali ad esempio dove vivere, come affrontare un problema economico ecc. spostando sempre più l’autorità verso le aziende che gestiscono questi dati, trasformando i big data in una ”nuova religione”.
La sua conclusione e che sarà molto difficile staccarsi da questa dipendenza in corso che porterà benefici tali per i quali le persone saranno disposte a rinunciare alla loro privacy in cambio dei vantaggi che potranno ottenere e, cita, quale esempio il progresso nel campo della medicina.
Ritengo che l’umanità, che ha più volte raccolto le sfide poste da nuove tecnologie senza finire in un olocausto nucleare, saprà sicuramente raccogliere i nuovi cambiamenti della trasformazione digitale, della sicurezza, dell’intelligenza artificiale per progredire, alleviare la fame, la malattia e la guerra. Questo upgrade ha sicuramente delle nuove sfide da affrontare che noi della Fondazione sapremo cogliere e raccontare.
Buona Lettura