Telecomunicazioni a prova di hacker al Porto di Trieste che, grazie alla tecnologia quantistica, corrono su fibra ottica cablata sull’oleodotto gestito dalla Siot, raggiungendo, come fa il porto di Trieste, tutte i principali snodi europei.
Questo è l’obiettivo a lungo termine del Momerandum of Understanding (MoU) siglato ieri, 18 ottobre 2022, a Trieste tra Siot, società che nel porto di Trieste gestisce l’Oleodotto Transalpino, Telsy (Gruppo Tim) specializzata nel campo della cybersecurity e Quantum Telecommunications Italy (Qti) uno spin-off dell’Istituto Nazionale di Ottica del Cnr.
L’ha spiegato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Zeno D’Agostino, durante il workshop sulla comunicazione quantistica applicata ai trasporti e alla logistica (Quantum communications applied to port logistics) organizzato dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Orientale con il supporto della Regione, durante il quale è stato presentato il MoU, sull’applicazione dei sistemi di crittografia quantistica (Quantum Key Distribution o QKD) che consentono una comunicazione sicura di dati alla logistica portuale attraverso cifratura virtualmente a prova d’attacco.
“Vogliamo applicare il modello Trieste alle telecomunicazioni quantistiche: abbiamo dimostrato che con un network intermodale dall’Adriatico si raggiungono tutte le parti più importanti del mercato europeo. La stessa cosa ora si vuole replicare a livello di cavi sottomarini, usando l’infrastruttura dell’oleodotto per il cablaggio della fibra su cui corrono le informazioni quantistiche. Il valore viaggia soprattutto a livello di dati.
Un porto vuole gestire anche ciò che sta sotto i mari, non solo sopra”, ha affermato D’Agostino, sottolineando l’entità della sfida. “Nessuno è mai riuscito a portare un cavo sottomarino in fondo all’Adriatico”.
“Il nostro obiettivo”, ha dichiarato il presidente, “è quello di diventare uno hub tecnologico innovativo, ma la completa digitalizzazione del nostro scalo impone un alto standard di sicurezza per proteggere i dati”.
L’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, ha dichiarato: “Lo sviluppo della comunicazione quantistica rappresenta una grande opportunità per tutti i settori della nostra regione, che vede sul proprio territorio una concentrazione estremamente elevata di strutture ed enti di ricerca. L’obiettivo dell’Amministrazione regionale è sempre stato quello di favorire la concretizzazione della ricerca a vantaggio del territorio e delle sue infrastrutture, come dimostra l’investimento di 800mila euro compiuto per sostenere il progetto Quantum Fvg dell’ateneo triestino che oggi sta trovando applicazioni concrete all’interno del Porto di Trieste”.
L’assessore ha evidenziato che “la portualità e la logistica intermodale sono strategiche per la nostra regione e investire su un’infrastruttura di comunicazione quantistica che renda più sicuro ed efficiente questi comparti significa guardare consapevolmente al futuro e alle nuove opportunità che sicuramente si apriranno in questo ambito”.
“Oggi il Porto di Trieste è una realtà affermata e in continua crescita grazie a un modello logistico integrato che lo ha reso concorrenziale e capace di attrarre le navi cariche di merci fino alla sommità dell’Adriatico. Oggi c’è l’occasione di sfruttare la comunicazione quantistica per attrarre ulteriori investimenti, che si traducono in ricadute occupazionali ed economiche per il territorio. La Regione continuerà quindi a sostenere la ricerca in tale ambito proprio per cogliere un’ulteriore occasione di crescita e sviluppo per il Friuli Venezia Giulia che coniuga due asset strategici: ricerca e logistica”.
L’intesa raggiunta rende operativa la convenzione quadro sul tema delle comunicazioni quantistiche applicate alla logistica tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e università e centri di ricerca del territorio presentata a luglio 2022.