La Polizia di Stato, nell’ambito di una complessa attività investigativa internazionale, unitamente alla Polizia Spagnola, ha concluso un’importante operazione per il contrasto alla criminalità e al cyber-riciclaggio denominata “FONTANA-ALMABAHÍA”
“L’operazione di polizia ha colpito in particolare gli appartenenti ad un sodalizio criminale composto prevalentemente da cittadini italiani di stanza alle isole Canarie, in particolare nel sud di Tenerife, dedito alle frodi on-line e al riciclaggio di denaro”, si legge nel comunicato della Polizia.
La struttura piramidale dell’organizzazione criminale risultava composta da oltre 150 membri e celava un complesso sistema di frode e di cyber-riciclaggio.
Avvalendosi di hacker specializzati in attacchi di phishing e vhishing di ultima generazione e nell’uso di tecniche di ingegneria sociale, il gruppo criminale italo spagnolo riusciva ad impossessarsi dei codici dispositivi dell’home banking di utenti vittime prevalentemente italiane ma anche spagnole, inglesi, tedesche e irlandesi, disponendo bonifici bancari per migliaia di euro in favore di conti correnti spagnoli intestati a “muli” riciclatori di nazionalità italiana, reclutati all’occorrenza e residenti in Spagna.
Le somme sottratte venivano in seguito riciclate attraverso l’acquisto di criptovaluta o reinvestite in ulteriori attività criminali per un giro di affari di oltre 10 milioni di euro solo nell’ultimo anno.
L’indagine, condotta dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, dal Compartimento per la Puglia e dai poliziotti spagnoli, coordinata per la magistratura spagnola dal Giudice istruttore di Arona e per l’Italia dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, è stata supportata a livello internazionale, dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol.