Parte la prima Commissione di Studi per la Cyber Threat Intelligence e Cyber Warfare della Società Italiana di Intelligence – Socint – istituita presso l’Università della Calabria e presieduta da Mario Caligiuri, direttore del Master Intelligence e professore ordinario di pedagogia della comunicazione.
“Composta da esperti provenienti da tutta Italia, la commissione vanta la presidenza di Mattia Siciliano, co-fondatore e Chief Operation Officer della Practice di Forensic Technology & Discovery Services (FTDS) con significativa esperienza nella Governance-Auditing, Forensic-Investigation, Difesa e Telecomunicazioni, nonché coordinatore della Commissione Cyber Security dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli e professore aggiunto al Master Data Science all’Università degli Studi di Napoli Federico II. A comporre l’equipe della commissione ci sono accademici ed esperti come: Annita Larissa Sciacovelli, Glicerio Taurisano, Andrea Leoni, Fabrizio D’Amore, Andrea Giordani, Cosimo Melella e Francesco Arruzzoli.
La commissione Threat Intelligence e Cyberwarfare di socint che produrrà una newsletter quindicinale di approfondimento.
La struttura della commissione
La commissione è composta da esperti provenienti da ambiti accademici e delle imprese. Il primo atto è stato la costituzione di gruppi di lavoro con la definizione delle tematiche di studio degli aspetti più attuali del fenomeno.
Business cyber intelligence
L’individuazione degli attori cyber sempre più attivi nei settori economico e finanziario. L’emergere di nuovi scenari di rischio per il tessuto economico. Una nuova tipologia di competizione economica tra gli stati. Il ruolo del deep e dark web nel business delle informazioni. Come assicurare una maggiore tutela cyber delle aziende strategiche nazionali? Quali sono le maggiori vulnerabilità delle infrastrutture critiche finanziarie? Quale il ruolo degli insider aziendali? È possibile adottare contromisure più efficaci? Un’analisi del fenomeno.
Geopolitica e cyber intelligence
Il ruolo degli attori cyber affini ad entità statuali. Un nuovo terreno di scontro tra gli stati con una modalità di guerra asimmetrica. Il ruolo del terrorismo cibernetico e le sue modalità di finanziamento con l’uso dei canali digitali. Quali sono i riflessi geopolitici del fenomeno? È possibile la protezione di asset transnazionali? Come cambiano i rapporti internazionali? L’esigenza di una adeguata cornice normativa sovrannazionale.
Perimetro cyber e suoi sviluppi normativi
La ricerca di un ruolo per lo Stato e gli attori ricompresi nel perimetro cyber. La necessità di una maggiore consapevolezza degli attori coinvolti. L’ampliamento dei settori classificati come strategici. L’obiettivo sempre più stringente di una migliore protezione dei dispositivi e delle infrastrutture critiche. Sfide e conseguenze derivanti dal nuovo modello di direttiva NIS 2. Approfondimenti alla luce dei più recenti sviluppi”.