Il cross-user defacement è un tipo di attacco informatico in cui un utente malintenzionato riesce a violare l’account di un utente per attaccare altri utenti sullo stesso sistema. Rappresenta una minaccia particolarmente diffusa sui social network, dove è facilmente possibile creare account falsi e rubare le credenziali di accesso di altri utenti per diffondere messaggi fraudolenti o spam.
Gli esperti di Cyberment in questo articolo analizzano i meccanismi e le tecniche d’attacco del cross-user defacement e divulgano una serie di consigli utili per proteggersi e per prevenirlo.
Cosa sono gli attacchi cross-user defacement
L’attacco informatico cross-user defacement sfrutta le vulnerabilità di un account utente per accedere ad altri account all’interno della piattaforma.
Questa tipologia di minaccia è particolarmente pericolosa perché, una volta che un attaccante ha violato un account, può sfruttarne illecitamente i privilegi per:
- intrufolarsi nel sistema
- compromettere l’intera rete
In pratica, gli attaccanti cercano di utilizzare le vulnerabilità presenti nel sistema per acquisire l’accesso ad un account utente.
Spesso, i cybercriminali utilizzano tecniche di phishing o spamming per convincere gli utenti a fornire le proprie credenziali.
Una volta ottenuto l’accesso all’account, possono utilizzare il loro profilo per modificarne i contenuti, inserendo
- messaggi
- immagini
- link malevoli
Gli attacchi cross-user defacement possono causare seri danni alla reputazione dell’azienda o del singolo utente, dal momento che sono in grado di utilizzarne il profilo per pubblicare commenti e messaggi diffamanti sui social o su altri siti web.
Inoltre, i cybercriminali possono anche sottrarre dati sensibili dagli account degli utenti, compromettendo la sicurezza delle informazioni dell’organizzazione.
Tipi di attacchi cross-user defacement
Il cross-user defacement è basato sull’utilizzo di svariate tecniche di hacking. Tra le più comuni troviamo:
Phishing e ingegneria sociale
Gli attacchi di phishing (e le relative varianti) sono tentativi fraudolenti di ottenere informazioni sensibili, come: username, password, numero di carta di credito o dati bancari tramite l’inganno.
Spesso gli attaccanti mascherano e-mail, messaggi o chiamate fraudolente come provenienti da una fonte attendibile, sfruttando diverse leve psicologiche per indurre la vittima a condividere dati e credenziali segrete.
Code injection
Negli attacchi di tipo code injection l’hacker inserisce del codice malevolo in un’applicazione o in un sistema per sfruttarne le vulnerabilità o comprometterne la sicurezza.
Questi possono avvenire in diversi modi, ad esempio attraverso
- input non validati
- campi di input nascosti
- URL manipolati
- file di configurazione compromessi
Una volta che il codice malevolo viene iniettato, l’attaccante può:
- prendere il controllo del sistema
- rubare informazioni sensibili
- compromettere i sistemi
Tra i principali esempi di code injection possiamo elencare:
- SQL injection
- XSS (Cross-Site Scripting)
- PHP injection
Session Hijacking
I Session hijacking sono attacchi informatici in cui un aggressore si appropria dell’identità di un utente legittimo per accedere a risorse protette da login e password.
In pratica, l’aggressore intercetta una sessione attiva di un utente e ne prende il controllo.
Ciò può avvenire quando le sessioni sono mal gestite o non sufficientemente protette, ad esempio attraverso:
- l’utilizzo di connessioni non sicure
- cookie non crittografati
- password deboli
Una volta preso il controllo dell’account, l’aggressore può eseguire operazioni dannose come rubare informazioni riservate, modificare i dati dell’account o effettuare acquisti non autorizzati.
Password Guessing
Gli attacchi di password guessing sono un tipo di attacco informatico in cui un attaccante cerca di indovinare una password per accedere a un sistema o a un account.
In genere, il malintenzionato prova a indovinare le password mediante la combinazione di diverse parole o frasi comuni, come:
- date di nascita
- parole di facile intuizione
- nomi di familiari
- numeri e simboli
L’attacco può essere automatizzato mediante l’utilizzo di software appositi, che possono tentare di eseguire migliaia di tentativi di password in pochi secondi.
Questo tipo di attacco è considerato uno dei più facili e comuni modi per hackerare un account o un sistema. Tuttavia, password complesse e verifica in due passaggi possono aiutare considerevolmente ad arginare la minaccia.
Attacchi Brute-Force
Gli attacchi di brute-force sfruttano una gran quantità di combinazioni di password e nomi utente per cercare di accedere a un sistema o a un’applicazione.
Viene eseguito in maniera totalmente automatizzata mediante specifici software in grado di provare migliaia di password in pochi secondi.
L’obiettivo principale è individuare la combinazione corretta di nome utente e password per accedere a una risorsa protetta, come un account di posta elettronica, un sito web oppure un sistema informatico.
I brute-force sono una delle tecniche di attacco più comuni e possono rivelarsi molto efficaci, specialmente se l’utente utilizza password semplici e facilmente prevedibili.
Attacchi Backdoor access
Gli attacchi di Backdoor access sono una tecnica utilizzata dagli hacker per accedere da remoto al sistema di un computer o a una rete.
Sfruttano porte nascoste (backdoor, appunto) o un’applicazione malevola installata precedentemente sul device target.
Questi attacchi sono particolarmente pericolosi poiché permettono di
- accedere al sistema senza essere rilevati
- controllarlo a distanza senza alcun tipo di restrizione
Questi attacchi sono spesso utilizzati per rubare informazioni preziose o per installare virus e malware all’interno dei sistemi violati. Inoltre, possono variare in severità e complessità, a seconda delle competenze tecniche dell’attaccante e delle misure di sicurezza implementate dal sistema di destinazione.
Come prevenire gli attacchi cross-user defacement
Ecco alcuni suggerimenti per arginare il pericolo di attacco ross-user defacement:
- Utilizzare password sicure: assicurarsi di utilizzare password sicure e complesse per tutti gli account, inclusi gli account di amministratore, e non riutilizzare le stesse password su più account.
- Aggiornare regolarmente il software: assicurarsi di avere la versione più aggiornata del software utilizzato su tutti i server e le applicazioni web.
- Limitare l’accesso ai file di sistema: limitare l’accesso ai file di sistema solo agli utenti autorizzati e controllare regolarmente i permessi dei file.
- Utilizzare un firewall: utilizzare un firewall per proteggere il server da attacchi esterni e controllare regolarmente le impostazioni del firewall.
- Verificare i log di accesso: controllare regolarmente i log di accesso per rilevare eventuali attività sospette o tentativi di accesso non autorizzati.
- Proteggere i dati sensibili: proteggere i dati sensibili con crittografia e controllare regolarmente i permessi di accesso ai dati.
- Sensibilizzare gli utenti: sensibilizzare gli utenti sui rischi della sicurezza informatica e sulle migliori pratiche per proteggere i propri dati e gli account.
Conclusioni
In definitiva, gli attacchi cross-user defacement possono rappresentare un grave pericolo per le organizzazioni e per la sicurezza delle informazioni. Tuttavia, una combinazione di misure di sicurezza robuste e iniziative di formazione degli utenti possono contribuire a prevenirli e a proteggere i sistemi e le informazioni sensibili.