A partire da febbraio, è partita la caccia serrata ai pirati digitali grazie alla nuova piattaforma creata per bloccare i siti che trasmettono illegalmente eventi sportivi protetti da copyright. Questo nuovo strumento è stato avviato nei tempi previsti dopo la conclusione dei dettagli tecnici nel tavolo tecnico dello scorso dicembre, durante il quale l’Agcom ha definito i requisiti per il suo funzionamento.
La piattaforma, denominata “Piracy Shield”, è stata sviluppata dalla start-up dello studio legale Previti e donata dalla Lega di Serie A di calcio. Si basa su un sistema machine to machine: i titolari accreditati, che hanno già ottenuto un provvedimento cautelare per la tutela del diritto protetto, possono caricare le segnalazioni di violazione, supportate da prove adeguate, sulla piattaforma. Queste segnalazioni vengono quindi indirizzate automaticamente agli Internet Service Provider (ISP) accreditati, i quali provvedono al blocco dell’indirizzo IP e/o dell’Fqdn (il nome di dominio completo) entro i successivi 30 minuti.
Si tratta di una corsa contro il tempo, considerando che le partite durano 90 minuti e gli hacker sono estremamente rapidi nel creare nuovi indirizzi di trasmissione. Il primo test è stato durante l’anticipo di serie A Lecce-Fiorentina, ma si aspettano risposte più importanti dopo il big match di domenica tra Inter e Juventus. In Inghilterra, l’unico altro stato ad utilizzare uno strumento simile, i risultati appaiono per ora positivi, anche se si tratta di una continua rincorsa ai pirati, proprio come accade per i virus informatici.