Il Comune di Brescia è stato colpito da un attacco hacker che ha causato danni alla rete mandando in tilt non solo il sito web istituzionale ma anche la maggioranza dell’operatività digitale dell’istituzione, comprese le mail (non la Pec) non consentendo quindi di garantire i normali servizi.
L’hacking è avvenuto in due fasi: un primo attacco nella notte fra il 30 e il 31 marzo e, un secondo, più dannoso, durante la notte del primo aprile.
Fonti di Palazzo Loggia comunicano che l’attacco sia stato pianificato e si tratterebbe dell’operato di hacker professionisti, dato che il virus non è stato veicolato attraverso un semplice file eseguibile inviato via mail, ma utilizzando un CryptoLocker che ha bypassato le difese dei server comunali bloccandone l’operatività e, successivamente, si è propagato sulle postazioni degli operatori. Se infatti il primo attacco era stato intercettato dagli antivirus dell’amministrazione, il secondo è riuscito ad aggirare le difese colpendo direttamente il sistema informatico della Loggia frizzando i server.
Gli esperti Ict del Comune assicurano che i dati anagrafici dei cittadini non sono stati infettati e che sono al sicuro.
Non è ancora chiaro il motivo dell’attacco non essendo stato richiesto alcun riscatto. Lo stesso è avvenuto proprio mentre i dati del Comune di Brescia stanno passando in cloud, un progetto, spiegano dalla Loggia, che dovrebbe innalzare enormemente la soglia di sicurezza finora garantita con i server locali.
“I tecnici sono al lavoro per cercare di ripristinare il corretto funzionamento dei supporti tecnologici e delle pratiche on line, in modo da tornare a regime al rientro delle festività pasquali”, si legge sul sito del Comune.