I dati sensibili e personali di quasi un migliaio di persone disabili (almeno 800) residenti tra Como e Varese sono stati diffusi in rete dal gruppo di hacker BlackBite che aveva rivendicato l’attacco all’Ats Insubria il 5 maggio scorso.
L’Ats subito dopo l’attacco aveva sporto denuncia ed è in corso l’indagine della Procura di Milano con la Polizia Postale.
Gli hacker BlackBite avrebbero chiesto un riscatto, minacciando di rendere noti tutti i dati sanitari se l’Ats Insubria o la Regione non pagheranno quanto richiesto entro il 2 giugno prossimo. A pochi giorni dalla scadenza della richiesta di riscatto, il gruppo ha iniziato a diffondere sul web dati sensibili sottratti.
In tutto 450 mega byte dell’Agenzia per la Salute punto di riferimento delle due città lombarde. Tra gli elenchi su fogli Excel ce ne sono alcuni, non protetti da password, che riguardano pazienti con gravi disabilità. Ci sono le cartelle “ragioneria prospetti 2016” con 12 file riferiti ai mesi dell’anno che riportano nome, codice fiscale, patologia, indirizzo di casa, nome dell’amministratore di sostegno, codici Iban e quella “Stampa lettere” che richiama le cifre erogate da Ats a 167 disabili con nome e cognome.
Il gruppo ha lanciato un ultimatum che scade il 2 giugno in cui minaccia di rendere noti tutti i dati sanitari in possesso dell’Agenzia se l’Ats non pagherà il riscatto.
“Non siamo stati contattati direttamente dai pirati informatici e siamo costantemente informati della situazione dagli inquirenti. Non pagheremo alcun riscatto”, ha fatto sapere l’Ats Insubria.
Nei primi giorni del mese, la Regione era stata vittima di pesantissime intrusioni anche al Fatebenefratelli – Sacco che avevano causato il blocco delle attività dei pronto soccorso. Due giorni fa il gruppo filorusso Killinet ha messo ko i siti dei principali aeroporti lombardi.
https://www.agi.it/cronaca/news/2022-05-23/web-dati-800-disabili-hacker-regione-lombardia-16840057/
