Azimut, il gruppo italiano del risparmio che opera a livello globale, ha comunicato di aver rilevato un accesso non autorizzato ai propri sistemi, commesso da soggetti sconosciuti e non dovuti a un malfunzionamento dei sistemi stessi o a errore umano.
A seguito di questo attacco informatico, il Gruppo Azimut “ha ricevuto una richiesta di riscatto alla quale non ha assolutamente ottemperato, ritenendolo delittuoso e, comunque, totalmente contrario ai principi e ai valori fondanti del Gruppo, che da sempre è impegnata a contrastare e combattere il finanziamento di qualsiasi attività criminale”.
Azimut ha immediatamente provveduto a informare le autorità competenti e avviato un’azione di sicurezza interna che ha limitato con successo l’impatto dell’attacco. Inoltre, con il supporto di esperti legali e di cybersecurity, il Gruppo ha svolto un’analisi approfondita volta a comprendere meglio la natura dell’attacco, la sua portata e le conseguenze.
L’attacco informatico, ha informato Azimut, non ha in alcun modo intaccato dati o informazioni che potrebbero consentire l’accesso alla posizione personale di Clienti e/o consulenti finanziari o l’esecuzione di operazioni non autorizzate, né ha compromesso o limitato in alcun modo la continuità aziendale.