I siti di diverse istituzioni e aziende italiane sono stati presi di mira, dopo la visita della premier Meloni a Kiev, da un collettivo di hacker filorussi denominato NoName057, il quale ha rivendicato un attacco hacker generalizzato contro l’Italia in queste ore.
L’attacco sarebbe di tipo Ddos, Distributed denial of service, contro una lista di siti istituzionali e associabili a infrastrutture critiche italiane. Tra i siti attaccati ci sarebbero quello del ministero degli Esteri e della Difesa, Carabinieri, banca Bper, A2A (energia), il sito dell’interno per la carta d’identità, il sito delle politiche agricole e del gruppo Tim.
La rivendicazione è arrivata ieri mattina sui canali Telegram del gruppo che in queste ore continua a condividere messaggi fornendo dettagli di nuovi attacchi e annunciandone altri nelle prossime ore.
Un’azione su più fronti che però, sottolineano gli investigatori italiani, al momento non è riuscita del tutto nel suo intento in quanto i sistemi di difesa cyber sono riusciti a limitarne gli effetti.
In realtà, stando a quando il Collettivo ha rivendicato, l’attacco è partito proprio mentre la presidente del Consiglio era ancora sul suolo ucraino, per rendere omaggio alle vittime di Bucha e incontrare il presidente Zelensky: “Dopo la colazione con i croissants francesi, siamo andati a mangiare una pizza in Italia” hanno scritto gli hacker sostenendo di aver bloccato gli accessi al sito del ministero della Difesa. Il movente? Le armi che l’Italia sta dando all’Ucraina per difendersi dall’aggressione russa.
https://www.repubblica.it/tecnologia/2023/02/22/news/attacco_hacker_russi_italia-389039949/