L’archivio digitale Internet Archive, una delle più grandi biblioteche online del mondo, è stato colpito da un attacco hacker di vasta portata. L’incidente ha portato alla perdita di dati personali che potrebbero interessare milioni di utenti e ha reso il sito inaccessibile da ieri. Brewster Kahle, fondatore del sito, ha dichiarato su X (ex Twitter) che il team è impegnato nel ripristino del servizio e nel rafforzamento delle misure di sicurezza.
Il cyberattacco ha utilizzato la tecnica DDoS (Distributed Denial of Service), che mira a sovraccaricare i server con un numero elevato di richieste, mettendo fuori uso il sito. Questo attacco ha danneggiato la piattaforma e ha esposto informazioni come nomi utente, indirizzi email e password. Si stima che i dati di 31 milioni di utenti, che utilizzano i servizi per accedere gratuitamente alla gigantesca collezione di libri, video e documenti dell’organizzazione no profit, possano essere stati compromessi.
Un utente di X, che si fa chiamare SN_Blackmeta, ha rivendicato l’attacco e minacciato ulteriori azioni. Dal profilo, SN_Blackmeta appare essere un gruppo hacker pro Palestina, che ha rivendicato numerosi attacchi. Sebbene non abbiano menzionato il furto di dati personali, molti utenti hanno riportato un pop-up che annunciava la violazione del sistema.
Troy Hunt, creatore del servizio “Have I Been Pwned” che raccoglie tutti i dati rilasciati dai vari “breach” su Internet e che permette agli utenti di scoprire se le loro credenziali sono finite nelle mani dei cyber criminali, ha confermato l’avvenuta violazione dei dati. Successivamente, anche Brewster Kahle ha confermato il breach rassicurando però gli utenti sul fatto che le password compromesse sono protette da crittografia.
Attualmente, il sito rimane irraggiungibile mentre si continua a indagare sull’entità del danno.
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