La Camera dei Deputati ha votato a favore del disegno di legge volto al potenziamento della cybersicurezza nazionale e alla lotta contro i reati informatici. Con 149 voti favorevoli, 109 astenuti e 8 contrari, il provvedimento passa ora all’esame in aula al Senato.
Il Ddl, firmato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, mira a garantire una maggiore protezione e prontezza di risposta in caso di emergenze cibernetiche. Attraverso una governance centralizzata della sicurezza e disposizioni per la prevenzione e il contrasto dei reati informatici, si mira a rafforzare la sicurezza nazionale a vantaggio delle Pubbliche Amministrazioni, delle imprese e dei cittadini.
Il testo, composto da 23 articoli, include nuove disposizioni emendate durante l’esame delle norme nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia di Montecitorio. Tra le novità più rilevanti vi è il potenziamento della resilienza delle pubbliche amministrazioni e del settore finanziario, nonché disposizioni per i contratti pubblici di beni e servizi informatici a tutela degli interessi nazionali strategici.
Il Ddl prevede anche un inasprimento delle pene per i reati informatici e l’obbligo per le amministrazioni di segnalare entro 24 ore gli attacchi e di nominare un responsabile della cybersicurezza. Inoltre, durante l’esame in Aula, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il governo a regolamentare l’uso del trojan nel primo provvedimento utile.
Uno dei punti chiave del Ddl è l’obbligo di segnalazione entro 24 ore all’Agenza per la Cybersicurezza nazionale di incidenti che hanno impatto sulle reti. La definizione degli enti pubblici e privati tenuti alla segnalazione sarà determinata dalla presidenza del Consiglio su proposta del Comitato interministeriale per la cybersicurezza, riguardando generalmente “operatori che svolgono funzioni istituzionali o essenziali per gli interessi dello Stato”.
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