Dopo tre anni di intensi lavori e discussioni, il Regolamento Europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI Act) è finalmente stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Questo nuovo quadro normativo entrerà in vigore tra venti giorni e sarà pienamente applicabile dal 2 agosto 2026.

Il documento completo dell’AI Act segna l’inizio di una graduale applicazione che culminerà con la sua piena operatività entro due anni. Il regolamento mira a garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini dell’UE, stimolare gli investimenti e promuovere l’innovazione nel settore dell’intelligenza artificiale, sia per gli attori pubblici che privati. Si applica solo in contesti regolati dal diritto dell’UE, con eccezioni per sistemi destinati a scopi militari, difensivi e di ricerca.

Obiettivi e Principi del Regolamento

L’obiettivo principale dell’AI Act è proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai rischi associati ai sistemi di IA. Al contempo, intende promuovere l’innovazione e assicurare che l’Europa mantenga una posizione di leadership nel settore tecnologico.

Tempistiche e Applicazione Graduale

La legge entrerà in vigore il 2 agosto 2024, con piena applicabilità dal 2 agosto 2026. L’introduzione sarà graduale, con diverse scadenze per le varie disposizioni. I legislatori dell’UE hanno raggiunto un accordo politico sul regolamento nel dicembre dello scorso anno, che impone obblighi differenti agli sviluppatori di IA in base al caso d’uso e al rischio percepito. La maggior parte degli usi dell’IA, considerati a basso rischio, non sarà regolamentata, mentre alcuni usi saranno vietati.

Fasi di Attuazione

“La UE si è mossa con tempestività, e l’entrata in vigore dell’AI Act è più rapida rispetto ad altre normative come il DSA e il DMA”, ha dichiarato Ernesto Belisario, avvocato amministrativista e segretario generale dell’Istituto per le politiche dell’innovazione. Alcune disposizioni entreranno in vigore sei mesi dopo la pubblicazione, altre dopo dodici mesi, mentre le norme più complesse richiederanno fino a 36 mesi per essere pienamente implementate.

Destinatari e Obblighi

Il regolamento riguarda vari soggetti, tra cui fornitori e utilizzatori di sistemi di intelligenza artificiale, nonché gli stati membri che dovranno designare le autorità nazionali competenti, come l’Agid e l’ACN in Italia. Le aziende e le amministrazioni pubbliche dovranno valutare e gestire i rischi associati all’uso dei sistemi di IA, garantendo trasparenza, responsabilità e sorveglianza umana.

La norma ha due grandi macrocategorie di soggetti, i provider di IA, quindi le Big Tech, e i deployer, ossia tutti coloro che in ambito professionale, aziendale o ammnistrativo utilizzano sistemi di AI, come, ad esempio, amministrazioni che la utilizzano per selezione del personale o le banche che la usano per decidere se concedere o meno un prestito, il mutuo o un fido ad un certo soggetto.

Sistemi Vietati

Alcuni sistemi di IA saranno vietati immediatamente, come quelli per la manipolazione cognitiva, il social scoring, e l’uso dell’IA per la polizia predittiva basata sulla profilazione. Saranno proibiti anche i sistemi che utilizzano dati biometrici per classificare le persone in base a categorie specifiche come razza, religione o orientamento sessuale, e quelli che creano banche dati di riconoscimento facciale mediante scraping di immagini da internet.

Prospettive Future

L’AI Act impone rigide condizioni prima che i sistemi di IA ad alto rischio possano essere commercializzati, come l’obbligo di avere adeguati sistemi di valutazione e mitigazione del rischio, registrazioni delle attività per garantire la tracciabilità, e misure di supervisione umana. Questi requisiti mirano a ridurre i rischi legati all’uso dell’IA, assicurando al contempo che l’Europa possa sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia per migliorare la competitività globale.

Con l’entrata in vigore di queste nuove norme, l’Europa si prepara a una nuova era di innovazione responsabile nell’ambito dell’intelligenza artificiale, proteggendo i diritti dei cittadini e promuovendo uno sviluppo tecnologico sostenibile e sicuro.

https://www.key4biz.it/lai-act-in-gazzetta-ufficiale-ue-cosa-cambia-per-aziende-pa-e-autorita/497479/

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