ABI e 17 Associazioni dei consumatori hanno inviato una lettera all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per sollecitare un maggiore coordinamento nel contrasto alle frodi informatiche a fronte dell’aumento rilevante di fenomeni di frode sui canali mobili perpetrati – con tecniche sempre più sofisticate – ai danni dei cittadini con impatto significativo anche sugli operatori del settore bancario.
Per attuare misure efficaci bisogna rafforzare i due versanti, quello della sicurezza delle piattaforme bancarie e di pagamento e quello della sicurezza delle comunicazioni via mobile: queste le priorità sottolineate dall’ABI e dalle 17 associazioni dei consumatori ACU, Adiconsum, ADOC, Altroconsumo, ASSO-CONSUM, Assoutenti, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Cittadinanza Attiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, La Casa del Consumatore, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, UDICON e Unione Nazionale Consumatori.
Si rafforza così l’impegno del mondo bancario nella lotta ai crimini informatici, attraverso presidi tecnologici, iniziative di formazione del personale e campagne di sensibilizzazione della clientela.
Per soddisfare al meglio le esigenze di sicurezza della propria clientela le banche operanti in Italia si sono fatte promotrici di collaborazioni intersettoriali, come il CERTFin – CERT Finanziario Italiano (Computer Emergency Response Team) – l’iniziativa cooperativa pubblico-privata diretta dall’ABI e dalla Banca d’Italia finalizzata a innalzare la capacità di gestione dei rischi cibernetici degli operatori bancari e finanziari.
Inoltre, l’ABI, con il supporto del CERTFin, continua a monitorare con grande attenzione l’evoluzione degli attacchi cibernetici rivolti al settore bancario e ai clienti di home banking. In questi mesi di emergenza Covid ha portato avanti una serie di iniziative volte a supportare gli operatori del settore finanziario e a rilevare nuove possibili minacce e ha organizzato seminari e riunioni, in modalità remota, per erogare informazioni e approfondimenti tecnologici sui fenomeni recentemente rilevati, con particolare riferimento alle campagne di phishing. Tali attività si affiancano alle iniziative delle banche, che numerose hanno attivato campagne di sensibilizzazione rivolte ai dipendenti proprio per sollecitare l’attenzione sulle misure da adottare nel lavoro tra le mura domestiche.
Dall’ultimo studio di ABI Lab sulla sicurezza emerge che la maggior parte delle banche intervistate ha indicato un aumento della spesa per il 2021 destinata sia alla sicurezza dei canali remoti, sia al rafforzamento dei sistemi di monitoraggio e protezione interni alla banca.
La sicurezza informatica, tuttavia, passa anche attraverso la collaborazione dei clienti delle banche. Per operare online in modo comodo e sicuro, infatti, è importante seguire alcune semplici regole:
- cambiare periodicamente la password dell’e-mail, dei social network, dell’internet banking e dei siti per gli acquisti online;
- aprire solo le e-mail provenienti da indirizzi noti;
- accedere a Internet solo dal proprio computer;
- installare o aggiornare l’antivirus;
- contenere la diffusione delle informazioni personali online;
- usare password diverse per siti diversi.
“Le banche italiane, a fronte di questi fenomeni, hanno incrementato fortemente gli investimenti mirati ad introdurre soluzioni per la sicurezza dei canali digitali, in grado di ridurre i rischi e bloccare tempestivamente le operazioni sospette.
Parallelamente, da parte di ABI e delle Associazioni dei Consumatori, sono state attivate nel tempo diverse iniziative volte ad incrementare la consapevolezza della clientela sull’utilizzo sicuro dei servizi bancari offerti sui canali digitali e sulla corretta gestione dei dati personali e delle credenziali bancarie”.
https://www.abi.it/Pagine/news/Rapporto_crimini-informatici-.aspx