Il National Institute of Standards and Technology (NIST) ha pubblicato la nuova versione del Privacy Framework 1.1, segnando un passo importante nell’evoluzione della gestione del rischio per la privacy in ambito digitale. L’aggiornamento nasce con l’obiettivo di rispondere alle esigenze attuali delle organizzazioni, mantenendo la coerenza con il Cybersecurity Framework 2.0, aggiornato lo scorso febbraio.

Il NIST Privacy Framework 1.1 Initial Public Draft mira ad aiutare le organizzazioni a gestire i rischi connessi al trattamento di dati personali in ecosistemi digitali complessi. Una gestione inefficace di questi rischi, infatti, può avere impatti significativi sia sugli individui sia sulla reputazione e sostenibilità delle organizzazioni stesse.

Le modifiche del Privacy Framework (PFW) si rendono in parte necessarie per mantenere la coerenza con il diffusissimo NIST Cybersecurity Framework (CSF), recentemente rivisto a febbraio 2024. Poiché i rischi per la privacy e quelli per la sicurezza informatica sono strettamente interconnessi — e spesso si sovrappongono — i due framework condividono una struttura di alto livello simile, pensata per agevolarne l’utilizzo congiunto.

Un elemento chiave condiviso da entrambi i framework è il “Core”, ovvero un insieme strutturato di attività e risultati che offre un linguaggio comune per affrontare la gestione del rischio. Nella bozza del Privacy Framework 1.1, il Core è stato in larga parte riallineato con quello del Cybersecurity Framework 2.0, rendendone più semplice l’applicazione integrata.

Novità principali:

  • Revisioni mirate alla sezione Core: la bozza del nuovo PFW introduce modifiche mirate alla sua struttura e ai contenuti principali. Alcuni degli aggiornamenti sono pensati per rafforzare la coerenza con il CSF 2.0, in particolare nella funzione Govern (strategie e policy di gestione del rischio) e nella funzione Protect (misure di tutela della privacy e della sicurezza). Altri interventi, invece, rispondono ai feedback ricevuti dagli stakeholder nel corso degli ultimi cinque anni, attraverso iniziative come il NIST Privacy Workforce Public Working Group.
  • Una nuova sezione dedicata all’IA e al privacy risk management: poiché la versione originale del Privacy Framework è stata pubblicata prima della diffusione su larga scala di strumenti basati su IA, come i chatbot, il PFW 1.1 include ora una nuova sezione (1.2.2) che esplora il legame tra IA e privacy. Questa sezione fornisce indicazioni preliminari su come affrontare i rischi per la privacy derivanti dall’uso dell’IA.
  • Spostamento delle linee guida per l’uso del PFW sul web: le indicazioni pratiche per l’adozione del PFW, precedentemente incluse nella sezione 3 del documento, sono ora disponibili in formato digitale. La nuova pagina web, strutturata come una FAQ interattiva, permette agli utenti di reperire informazioni in modo più intuitivo e rapido. La scelta di un formato online consente inoltre aggiornamenti tempestivi in ​​risposta alle esigenze degli utenti.

Oltre alla nuova sezione FAQ interattiva, il NIST mette a disposizione anche un PFW Learning Center, che raccoglie guide rapide in più lingue per facilitare l’adozione del framework. Il sito è stato recentemente aggiornato con un video riassuntivo che illustra i principali cambiamenti introdotti nella versione 1.1 della bozza.

Il NIST invita organizzazioni e stakeholder a inviare commenti pubblici sulla bozza entro il 13 giugno 2025. Un modello per l’invio dei feedback è disponibile sul sito ufficiale del NIST Privacy Framework. Al termine del periodo di consultazione, verranno valutate eventuali modifiche aggiuntive prima della pubblicazione della versione definitiva, prevista entro la fine dell’anno.

https://www.nist.gov/news-events/news/2025/04/nist-updates-privacy-framework-tying-it-recent-cybersecurity-guidelines

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